Il progetto

"El Tròso” nella nostra lingua è un piccolo sentiero di campagna creato dal calpestio frequente e prolungato dei viandanti che porta chi lo percorre alla riscoperta dalla storia e delle tradizioni del nostro territorio.


“Batere el troso” significa quindi letteralmente “costruire il sentiero” che nel nostro caso assume tre significati:


1. avviare dal basso, un processo partecipativo e una serie di attività di sensibilizzazione cioè avviare un percorso rivolto di tutti i soggetti interessati, affinché si avvii un percorso modulare e da realizzare a step, dal rendere possibile il passaggio (acquisizione e/o uso frutto del sedime) fino alla realizzazione dell’infrastruttura.


2. realizzare fisicamente e fin da subito il sentiero (batere el troso appunto) man mano che sarà possibile percorrere i vari tratti, grazie ad eventi organizzati ad hoc (batemo el troso day) e al loro fruizione quotidiana da parte di tutti i cittadini.


3. valorizzazione e creazione dell’intera infrastruttura di sentieri ciclopedonali e in genere adatti alla mobilità dolce in prossimità del corso dei fiumi di risorgiva (Dese, Zero, Marzenego, Draganziolo, Vandura, Muson Vecchio, Tergola, Serraglio) che si originano nella media pianura Veneta in prossimità della zona all'incrocio delle province di Padova Venezia e Treviso


UNA RETE DI PERCORSI CICLOPEDONALI

Il progetto finale prevede di creare un sistema di percorsi composto da:

  1. PERCORSI GIA' ORA ESISTENTI: Brenta, Ostiglia-Treviso, GiraSile, Muson dei Sassi, Tergola Est.


  1. NUOVI PERCORSI DA REALIZZARE prevalentemente lungo gli argini dei fiumi di risorgiva


  1. PERCORSI DI COLLEGAMENTO, individuando stradine secondarie, piste ciclopedonali locali, ecc. già esistenti e/o da realizzare localmente.